Caserta
Torna la schiavitù nel casertano: 4 euro l’ora per 12 ore di lavoro nei campi
Sembra essere tornata la schiavitù nel casertano dove i lavoratori, sottoposti a turni massacranti, anche di 12 ore al giorno e 7 giorni su 7, venivano retribuiti con una paga di 4 euro l’ora.
In questo modo avevano drasticamente abbattuto il costo del lavoro e quello della sicurezza dei lavoratori, aumentando a dismisura i guadagni.
Il paradiso di imprenditori e caporali, a cui corrispondeva l’inferno per i braccianti che erano finiti nel giro di quello che, più che a un lavoro, era associabile alla schiavitù.
Tutto ricostruito nelle indagini di Carabinieri e Guardia di Finanza, che hanno arrestato un imprenditore e un “caporale”, responsabili di aver sfruttato per anni nei campi centinaia di lavoratori stranieri pescando da un bacino di disperazione.
E’ emerso dalle indagini che i caporali avevano anche una sorta di catalogazione, stilata sulla base dell’esperienza di sfruttamento: le più richieste erano le donne ma, a seconda del tipo di lavoro richiesto, che fosse nel campo o in serra, sceglievano se portare con sé uomini o donne e provenienti dall’Africa o dall’Est Europa.
Tutti i braccianti venivano scelti tra i più disperati, disposti a lavorare intere giornate per paghe misere, che ogni giorno aspettavano il “padroncino” sperando di venire scelti.
Per osservare i campi, e monitorare quell’esercito di lavoratori sottopagati, come riporta Fanpage.it, sono stati utilizzati anche i droni.
Le tre aziende coinvolte, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, ogni giorno sfruttavano una ventina di braccianti, e questo modus operandi andava avanti almeno dal 2017: un numero preciso di stranieri impiegato in questo modo non è possibile calcolarlo, ma si stima che si tratti di diverse centinaia di persone, probabilmente oltre un migliaio.
L’operazione è scattata nella mattinata di oggi, giovedì 27 maggio, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere, al termine delle indagini svolte in collaborazione tra carabinieri e Guarda di Finanza di Mondragone e coordinate dal procuratore di Santa Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone.
Sotto sequestro due imprese agricole, beni e denaro per complessivi 1,8 milioni di euro.
Agli arresti, con destinazione carcere, il legale rappresentante di una società di capitali, attiva nel settore ortofrutticolo; in manette anche un imprenditore agricolo di Mondragone (Caserta), per il quale sono stati disposti i domiciliari.
Per altri due “caporali” è scattata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le accuse sono di associazione per delinquere dedita allo sfruttamento del lavoro e all’intermediazione illecita di manodopera a beneficio di aziende agricole di Mondragone, Falciano del Massico e altre località limitrofe.
Caserta
Vandalizzata nella notte la Reggia di Caserta
La scorsa notte un vile atto vandalico ha colpito la Reggia di Caserta: qualcuno ha imbrattato con della vernice i muri della facciata del Palazzo Reale.
Un gesto che ha dell’inaccettabile, dell’inqualificabile che colpisce un’icona della nostra bellezza e un sito che l’Unesco ha riconosciuto patrimonio dell’Umanità.
Si sono messe all’opera le forze dell’ordine per individuare i responsabili.
Caserta
Caserta, investe una minorenne fuori le poste: è viva per miracolo
Lunedì pomeriggio, un ragazzo – in sella alla sua moto – ha investito una minorenne, nei pressi di un ufficio postale di Caserta. La polizia locale di Caserta, guidata dal comandante colonnello Antonio Piricelli, ha comminato all’ “incauto” centauro il ritiro della patente per 8 mesi con una sanzione da 4084 euro, a cui vanno sommati 1592 euro di verbale.
Acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza in uso all’ufficio postale.
Nulla di grave per la ragazzina investita: 5 giorni di prognosi.
Caserta
Calvi Risorta (Ce): 80enne si toglie la vita lanciandosi dalla finestra
Una tragedia si è abbattuta sul popoloso centro dell’Agro Caleno. Un uomo, di circa 80 anni, si sarebbe lanciato dalla finestra della sua abitazione, perdendo la vita. Le ragioni di tale gesto estremo da parte di Antonio Capezzuto sono ancora tutte da chiarire.
Potrebbe essere stato vinto da un momento di sconforto.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Locale Stazione, guidati dal Maresciallo Monaco. Gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che costatarne il decesso.
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